Parlando di competenze digitali ci siamo posti l’obiettivo di andare dritti al punto per capire come valutare le competenze sia del personale che già lavora in azienda, sia del personale in fase di recruiting.
Per capirne di più, abbiamo intervistato Federico Amicucci, Partner & Digital Business Director della società di formazione Skilla.
Con il suo aiuto, cercheremo di comprendere come valutare le competenze che occorrono alle aziende, se è possibile fare un’autoanalisi delle competenze del proprio personale e quali sono gli elementi fondamentali per l’acquisizione di nuove competenze.
Tabella dei Contenuti
Come Valutare le Competenze Digitali: la Trasformazione Digitale
Per cominciare, facciamo chiarezza sulla differenza tra digitalizzazione e trasformazione digitale1, concetti che a volte si sovrappongono ma che partono da presupposti profondamente diversi.
Fare qualche distinzione ci aiuta a capire perché la transizione digitale richiede l’aggiornamento delle competenze del personale in azienda o l’assunzione di personale che già possegga le competenze necessarie.
L’informatizzazione
Siamo partiti con l’informatizzazione delle aziende quando il sogno di Bill Gates si è realizzato e tutti hanno avuto un PC sulla propria scrivania.
Così siamo passati dal fax alle e-mail, dai faldoni alle cartelline sull’hard disk, dai fogli di carta ai pdf.
I documenti si sono dematerializzati, ma i processi lavorativi sono rimasti uguali, in pratica è successo soltanto che le informazioni fisiche sono diventate digitali.
La digitalizzazione
Il passaggio successivo, in cui molte aziende si trovano al momento, è quello della digitalizzazione. I processi digitali ottimizzano i processi produttivi esistenti e li rendono più rapidi ed efficienti.
Come? Portando per esempio tutti i documenti dell’azienda in cloud e consentendo così a molte persone di accedere simultaneamente ai dati da qualunque dispositivo.
Oppure anche introducendo l’IoT, Internet of Things, e applicandolo ai macchinari di produzione.
La trasformazione digitale: cos’è?
La trasformazione digitale invece coinvolge profondamente i processi produttivi e le attività lavorative. Cambia anche i modelli di business per trarre il massimo vantaggio dalle tecnologie disponibili.
Esempi di trasformazione digitale
In pratica, è quello che si verifica quando l’IoT non si limita a ottimizzare la produzione ma modifica completamente il processo.
Oppure quando l’azienda riesce a raccogliere dati così precisi sui propri clienti da poter organizzare la produzione e l’offerta sulla base delle loro necessità.
La trasformazione digitale, quindi, entra a far parte della strategia aziendale in modo da utilizzare le diverse nuove tecnologie in tutti gli ambiti, dalla produzione alla distribuzione, dal rapporto con i clienti al processo decisionale.
Si tratta di un processo in continua evoluzione che evidentemente ha un impatto anche su chi lavora in azienda.

Nel mercato del lavoro, oggi il potere di scelta ha cambiato mano. Non è più (solo) l’azienda che sceglie il lavoratore, è il lavoratore che sceglie l’azienda.
Come valutare le competenze Digitali in Azienda
Per iniziare l’approfondimento delle competenze digitali necessarie alla trasformazione radicale dei processi, abbiamo intervistato un esperto di formazione in ambito digitale: Federico Amicucci di Skilla.
Cosa si intende per competenze digitali?
L’espressione “competenze digitali” indica l’insieme di competenze che permettono di utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie per raggiungere obiettivi, non solo professionali, ma anche personali e legati alla partecipazione alla società.
Le competenze digitali, infatti, non sono importanti solo in specifici ambiti lavorativi, né riguardano solo la capacità di utilizzo dei dispositivi.
Esse sono fondamentali per tutti e comprendono anche aspetti comportamentali, valoriali e soprattutto attitudinali.
Come si valutano le competenze digitali di una persona?
La valutazione delle competenze digitali oggi avviene principalmente attraverso survey e questionari, con domande conoscitive e simulazioni, in grado di “fotografare” il livello di competenze digitali.
Questi strumenti e le domande che li compongono vengono elaborati a partire da teorie e modelli riconosciuti validi a livello internazionale.
Inoltre, alcune domande presentano all’utente scenari quotidiani e problemi comuni proprio per poter indagare il modo in cui ogni persona utilizza le proprie competenze digitali in situazioni reali.
È possibile fare una prima autovalutazione del nostro livello digitale?
Certamente. Riprendendo il paragone di prima, è possibile anche “scattarsi un selfie”, grazie all’utilizzo di strumenti di autovalutazione. In ogni caso, è importante che siano chiari il motivo e l’obiettivo della valutazione.
- Perché è necessario svolgere l’autovalutazione?
- I dati raccolti con che finalità verranno
utilizzati? - Supportare la presa di decisioni?
- Realizzare nuovi piani di sviluppo o formativi?
Il test di autovalutazione delle competenze digitali
Si tratta di un questionario di autovalutazione del proprio livello digitale nelle cinque aree del quadro europeo delle competenze digitali per la cittadinanza, il DigiComp.
Le cinque aree sono:
- Gestione e valutazione dei dati
- Comunicazione e collaborazione
- Creazione di contenuti digitali
- Sicurezza
- Problem solving con strumenti digitali
È anche possibile iscriversi a MyDigitalSkills per far effettuare il test ai dipendenti dell’azienda.
Questo è il link alla versione italiana del test MyDigitalSkills.
Una persona che lavora in azienda, quali competenze digitali dovrebbe sviluppare?
Ogni settore, organizzazione e ruolo presenta delle peculiarità di cui è importante tenere conto. Tuttavia, ciò che oggi viene richiesto a tutti è possedere le cosiddette “digital soft skills”.
Si tratta di competenze di base, trasversali ad ogni ambito e livello di responsabilità. Esse comprendono anche aspetti comunicativi e relazionali.
Ad esempio, essere in grado di comunicare e collaborare a distanza o utilizzando nuovi software.
Poi, ogni ruolo e settore ha le sue specificità in termini di competenze digitali più hard, sicuramente molto spesso troviamo quelle di data analysis e visualization base, che sono fondamentali per moltissimi ruoli e settori.
Qual è il vantaggio per un’azienda nel formare il proprio personale in ambito digitale?
La formazione in ambito digitale non è, o comunque non è solo, finalizzata a far sì che le persone comprendano e sappiano utilizzare le tecnologie digitali, bensì è volta a far sviluppare competenze, ed anche un mindset, che permettano di affrontare i cambiamenti e le sfide in modo dinamico, individuando di volta in volta strumenti e soluzioni migliori per farvi fronte.
Inoltre, un’organizzazione con buone competenze digitali può essere più efficiente, può trovare soluzioni non scontate e probabilmente riesce meglio a comprendere ed allinearsi ai nuovi consumatori.
Vivere da protagonista la trasformazione digitale, senza rincorrerla, contribuisce a mantenere competitiva un’organizzazione.
Come affrontare la digitalizzazione in azienda per persone che si trovano a livelli diversi?
Innanzitutto, è importante che ognuno possa prendere consapevolezza del proprio livello di competenza.
Dopo di che, credo che sia fondamentale offrire percorsi personalizzati e personalizzabili, oggi sempre di più online, anche con app di microlearning.
Inoltre, non possono mancare elementi di gamification e social learning per sostenere partecipazione, scambio e confronto.
Quando dobbiamo sviluppare le competenze digitali diciamo sempre che sono fondamentali 7 elementi:
- personalizzazione
- coinvolgimento
- continuità
- concretezza
- autorevolezza
- accessibilità
- empatia
Ci sono resistenze sui temi collegati al mondo digitale?
Sì, è possibile incontrare delle resistenze nei confronti di questi temi.
La trasformazione digitale ha causato, e causa, cambiamenti rapidissimi di cui è difficile comprendere origine e direzione. Non sempre le resistenze sono solo del personale ma anche da parte dei manager.
Anche se vediamo come le persone siano sempre più sensibili e interessati al tema.
Alcuni anni fa quando proponevamo progetti di sviluppo delle competenze digitali facoltativi nelle grandi organizzazioni avevamo bassa partecipazione da parte delle persone.
Oggi invece partecipano quasi tutti.
1 Fonte: Digital Transformation Management for Agile Organizations

Benedetto Caramanna
Fondatore e Managing Director di Sales Line
Da oltre vent’anni mi occupo di headhunting. Nel 2008 ho fondato la Sales Line sviluppando l'attività di headhunting e recruiting sia per PMI che per multinazionali. Entriamo in contatto su LinkedIn