Guida all'identificazione e valutazione delle digital skills in azienda
Valutare le competenze digitali di dipendenti e candidati è un elemento essenziale per pianificare e garantire sicurezza informatica, produttività e sviluppo di qualunque azienda nei prossimi anni.
In Italia al momento circa la metà della popolazione non ha ancora sviluppato le competenze digitali generalmente necessarie al lavoro.
La Commissione Europea per Occupazione, Affari Sociali e Inclusione ha pubblicato i risultati di un sondaggio da cui emerge che le PMI europee soffrono per una mancanza di competenze in generale e, fra queste, la carenza di competenze digitali rallenta l’adozione e l’utilizzo di tecnologie digitali che sono essenziali alla crescita aziendale.
Cerchiamo quindi di capire come si valutano le competenze digitali sia del personale che già lavora in azienda, sia del personale in fase di recruiting.
Tabella dei Contenuti
Valutare le competenze digitali: hard e soft digital skill
Cosa sono le competenze digitali? Il framework DigComp identifica le componenti chiave della competenza digitale in 5 macro-aree.
Gestione di informazioni e dati
Rientra in quest’area la capacità di trovare e recuperare dati, informazioni e contenuti digitali, di giudicare la pertinenza della fonte e del suo contenuto e di archiviare, gestire e organizzare dati, informazioni e contenuti digitali.
Comunicazione e collaborazione
In quest’area rientrano le competenze che permettono di interagire e collaborare attraverso le tecnologie digitali ma anche la capacità di gestire la propria presenza digitale, l’identità e la reputazione.
Creazione di contenuti digitali
La capacità di creare e modificare contenuti digitali, avendo chiare regole e limitazioni relative a copyright e licenze.
Sicurezza
Proteggere dispositivi, contenuti, dati personali e privacy negli ambienti digitali. Tutelare la salute fisica e psicologica ed essere consapevoli delle tecnologie digitali per il benessere sociale e l’inclusione sociale. Essere consapevoli dell’impatto ambientale delle tecnologie digitali e del loro utilizzo.
Risoluzione dei problemi
La capacità di identificare bisogni e risolvere problemi concettuali e situazioni problematiche negli ambienti digitali. Utilizzare gli strumenti digitali per innovare processi e prodotti e, soprattutto, restare al passo con l’evoluzione digitale.
Di fatto si parla di competenze digitali come della capacità di utilizzare le tecnologie con spirito critico in un mix di hard digital skill, la competenza tecnica vera e propria indispensabile all’utilizzo della tecnologia, e soft digital skill, cioè soft skill come la capacità di organizzare e condividere le informazioni attraverso la rete, oppure strumenti digitali interni oppure l’uso consapevole degli strumenti stessi per la sicurezza e il benessere personale.
Infatti, lo European e-Competence Framework definisce la competenza ICT come “una abilità dimostrata di applicare conoscenza, abilità e attitudini per raggiungere risultati osservabili”.
Le competenze digitali sono necessarie per tutti?
Per cominciare, facciamo chiarezza sulla differenza tra digitalizzazione e trasformazione digitale in azienda, concetti che a volte si sovrappongono ma che partono da presupposti profondamente diversi.
Fare qualche distinzione ci aiuta a capire perché la transizione digitale richiede l’aggiornamento delle competenze di tutto il personale già presente in azienda o l’assunzione di personale che possegga le competenze necessarie.
L’informatizzazione
Siamo partiti con l’informatizzazione delle aziende quando il sogno di Bill Gates si è realizzato e tutti hanno avuto un PC sulla propria scrivania.
Così siamo passati dal fax alle e-mail, dai faldoni alle cartelline sull’hard disk, dai fogli di carta ai pdf.
I documenti si sono dematerializzati, ma i processi lavorativi sono rimasti uguali, in pratica è successo soltanto che le informazioni fisiche sono diventate digitali.
La digitalizzazione
Il passaggio successivo, in cui molte aziende si trovano al momento, è quello della digitalizzazione. I processi digitali ottimizzano i processi produttivi esistenti e li rendono più rapidi ed efficienti.
Come? Portando per esempio tutti i documenti dell’azienda in cloud e consentendo così a molte persone di accedere simultaneamente ai dati da qualunque dispositivo. Oppure anche introducendo l’IoT, Internet of Things, e applicandolo ai macchinari di produzione.
La trasformazione digitale
La trasformazione digitale cos’è quindi? È una trasformazione che coinvolge profondamente i processi produttivi e le attività lavorative. Cambia anche i modelli di business per trarre il massimo vantaggio dalle tecnologie disponibili.
Esempi di trasformazione digitale
In pratica, è quello che si verifica quando l’IoT non si limita a ottimizzare la produzione ma modifica completamente il processo.
Oppure quando l’azienda riesce a raccogliere dati così precisi sui propri clienti da poter organizzare la produzione e l’offerta sulla base delle loro necessità.
La trasformazione digitale, quindi, entra a far parte della strategia aziendale in modo da utilizzare le diverse nuove tecnologie in tutti gli ambiti, dalla produzione alla distribuzione, dal rapporto con i clienti al processo decisionale.
In questo scenario, le competenze tecnologiche si articolano in tre categorie cardinali: competenze di base, competenze specialistiche e competenze di leadership legate all’e-business.
- Le competenze di base rappresentano il set di conoscenze indispensabile per navigare con dimestichezza nell’ecosistema digitale e maneggiare con efficacia dispositivi come computer, smartphone e software vari.
- Le competenze specialistiche sono chiaramente di natura più tecnica e puntano specificatamente alle esigenze professionali del settore ICT, abbracciando ambiti quali il web design o la gestione avanzata dei sistemi informativi.
- Infine, le competenze legate all’e-business sono legate all’applicazione strategica delle tecnologie digitali e all’innovazione.
Quali sono le digital soft skills indispensabili in azienda?
L’identificazione delle digital skill necessarie per un’azienda dipende dall’attività dell’azienda stessa e dal ruolo ricoperto.
Secondo Forbes, le digital skill più richieste dalle aziende sono e sempre più saranno fondamentalmente di 4 tipi:
Digital Literacy, ossia è la capacità di navigare nel mondo digitale utilizzando la lettura, la scrittura, le competenze tecniche e il pensiero critico. Utilizza la tecnologia, come smartphone, PC, e-reader e altro, per trovare, valutare e comunicare informazioni.
Data Literacy, cioè la capacità di leggere, lavorare, analizzare e comunicare con i dati.
Competenze tecniche specifiche, relative a ciascun ruolo e a ciascuna specifica attività ma che emergeranno come sempre più importanti per tutti i tipi di professione.
Consapevolezza delle minacce digitali, la “Digital threat awareness”, cioè la consapevolezza dei pericoli legati alla navigazione online o all’utilizzo di dispositivi digitali e la capacità di adottare i comportamenti e gli strumenti necessari a proteggere sé stessi e la propria organizzazione.
E a tal proposito, Cisco ricorda che il punto debole di tutti i sistemi di cybersecurity è rappresentato dalle singole persone: gli esperti di IT sanno come proteggersi online, ma utenti a cui manchi la consapevolezza dei rischi possono mettere a repentaglio l’intero sistema di cybersecurity di un’azienda.
Dunque, anche se ogni settore, organizzazione e ruolo ha le sue specificità, oggi viene richiesto a tutti di possedere quanto meno le cosiddette digital soft skills di cui abbiamo parlato.
Come valutare le competenze digitali
La valutazione delle competenze digitali oggi avviene principalmente attraverso indagini e questionari, con domande conoscitive e simulazioni. Ci sono diversi strumenti disponibili e la Comunità Europea ha lavorato per realizzare dei framework comuni in questo decennio che ci deve traghettare verso i risultati dell’Agenda Digitale 2030.
Alcune delle domande presentano all’utente scenari quotidiani e problemi comuni proprio per poter indagare il modo in cui ogni persona utilizza le proprie competenze digitali in situazioni reali.
È possibile fare i test anche in modalità autovalutazione, ma è importante che siano chiari il motivo e l’obiettivo della valutazione.
L’Unione Europea mette a disposizione uno strumento chiamato MyDigitalSkills.
Si tratta di un questionario di autovalutazione del proprio livello digitale nelle cinque aree del quadro europeo delle competenze digitali per la cittadinanza, il DigiComp.
Il test dura circa 20 minuti e si basa sulla risposta sincera a 82 domande divise per argomento.
Alcune delle domande potranno sembrare facili a chi è abituato a usare strumenti digitali in ufficio, soprattutto ai più giovani. Invece, altre domande prevedono effettivamente una competenza specifica.
Alla fine del test, i risultati sono visibili a video e il report viene anche inviato all’indirizzo e-mail che avrete fornito in fase di iscrizione.
È anche possibile iscriversi a MyDigitalSkills per far effettuare il test ai dipendenti dell’azienda. Questo è il link alla versione italiana del test sulla piattaforma Digital Skills & Jobs.
Per la valutazione di competenze IT specifiche, invece, si può utilizzare l’e-CF Explorer che costituisce un riferimento per 41 skill applicate sul posto di lavoro e utilizza un linguaggio comune per competenze, abilità, conoscenze e livelli di competenza che può essere compreso in tutta Europa.
Margherita Ruggiero
Responsabile SEO Marketing e Copywriting
SEO strategist e copywriter con oltre vent'anni di esperienza nella comunicazione B2B in ambito nazionale e internazionale.