Sales Line intervista gli HR leader per fare il punto sul lavoro in azienda oggi e su quali sfide si trovano ad affrontare in un momento storico così mutevole.
L'intervista
Comè cambiato il lavoro per STO, la sua azienda?
Abbiamo attraversato, e lo stiamo tutt’ora attraversando, un periodo storico senza precedenti, dove da oltre due anni la pandemia ha rallentato la nostra attività contribuendo ad aumentare l’incertezza verso il futuro.
È diventato sempre più difficile costruire piani strategici ed ancor di più condividere gli obiettivi di rilancio per portare avanti progetti chiave per lo sviluppo del business esponenziale.
Di fronte a questo scenario, siamo intervenuti sul rafforzamento delle competenze chiave per affrontare il cambiamento, orientando il miglioramento dei processi organizzativi.
Allo stesso tempo, l’attenzione verso il benessere dei collaboratori è posta al primo piano nell’ambito dello sviluppo e mantenimento di sempre più solide relazioni di lavoro volte al mantenimento morale e della motivazione dei collaboratori.
Non meno rilevante, infine, la crescente attenzione verso i temi della sostenibilità, prevedendo un impegno sempre più importante di spesa a favore di una consapevolezza di tutte le nostre persone.
Quali sono per lei le maggiori complessità da affrontare?
Sicuramente il veicolare la trasformazione delle persone verso un’attitudine positiva al cambiamento, verso l’apertura alle nuove tecnologie, all’adattabilità ai nuovi trend attraverso la capacità di competere in nuovi ambiti propri delle aziende “fit for the future”.
Per far questo, la nostra funzione HR si sta muovendo su due fronti: da un lato costruendo un piano strutturato che fornisca le linee guida per una gestione corretta del lavoro ibrido. Dall’altro percorsi di formazione manageriale che adeguino il People Management alle nuove necessità di business che, ad esempio, il Metaverso, potrebbe ospitare ed alimentare.
È facile pensare, per la nostra realtà, allo sviluppo di ambienti virtuali condivisi per favorire una migliore interrelazione nelle attività professionali, ad esempio con la possibilità di uno “smart working aumentato”, fruito da località differenti ma con team partecipanti tutti nello stesso ambiente, pur rimanendo ognuno a casa propria.
È chiaro che questi meccanismi, coinvolgono fortemente la nuova “worksphere” in termini di riorganizzazioni dei nuovi spazi aziendali.
Quali sono i focus degli HR nel supportare le organizzazioni oggi?
Sposare politiche di “Behavioural trasformation” a supporto di progetti di change e adoption, sicuramente possono assumere un’efficacia enorme con l’obiettivo di modificare i micro-comportamenti per generare macro-impatti sulle persone.
Di conseguenza, riadattando le politiche di gestione del personale, non solo aprendosi a modalità ibride di collaborazione, ma promuovendo nuovi progetti di cambiamento che espandano il well-being, le performance, il coinvolgimento delle persone in una logica di sviluppo sostenibile. L’impegno verso un benessere dei collaboratori, può favorire l’evoluzione verso i nuovi modelli organizzativi.
I vantaggi collegati a questo salto evolutivo sarebbero numerosi, quindi supportare i collaboratori ad evolvere come manager per favorire una nuova interpretazione del contesto lavorativo e declinarsi “Fit for the future”, ovvero organizzazioni agili che abbracciano il cambiamento, aperte alle nuove tecnologie.
Domenico Vecchi
Appassionato di risorse umane con oltre 15 anni di esperienza e una consolidata mentalità aziendale. Domenico Vecchi è Head of Human Resources di Sto Italia, storica azienda che realizza prodotti e sistemi per la costruzione e riqualificazione degli edifici all’insegna della sostenibilità ambientale.